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Fano, PU, Italy
Veronica Chessa nasce a Orbetello nel 1975. Nel 1992 si diploma presso il Liceo Artistico di Grosseto, prosegue gli studi laureandosi all’Accademia di belle Arti di Firenze (sezione pittura) con una tesi in Estetica dal titolo “Nitrato d’Argento: il pubblico e il cinema”. Nel 2004 si trasferisce a Fano, dove attualmente vive e lavora. La ricerca artistica di Veronica si accosta alla sfera del surreale e si compie principalmente attraverso la pittura, la grafica e il collage digitale.

21 ottobre 2019


PASSATEMPI PRIMAVERILI 2019
acrilico su tavola cm.50x70




L'ORA DEL TE' 2018
acrilico su tavola cm.60x100



OPERA REALIZZATA PER THE RAVEN GROUPSHOW A CURA DI ROBERTA VANALI ALLA M.E.M DI CAGLIARI Maggio 2019 


LA SPOSA BAMBINA

Nella foto campeggia il ritratto di Virginia Cleem, giovane e amatissima moglie di Edgar Allan Poe, morta pematuramente. Nel periodo in cui il poeta scrisse l'opera il "Corvo", Virginia era già gravemente malata. Il corvo come presagio di morte nell'omonimo racconto incarna anche l'ossessione che dalla morte non si può tornare indietro. "Il ritratto ovale" cita un'altra opera di Poe, in cui l'immagine vitale della donna rappresentata, viene congelata nel dipinto di un pittore... ma la realtà si dimostrerà ben più drammatica ed inquietante


29 gennaio 2019

   Trittico: L'ERBARIO MAGICO, realizzato per la collettiva sul piccolo formato dal titolo "Invito al collezionismo" a cura dell'associazione Primavera Maremmana, Grosseto-Dicembre 2018


"MERLETTI DI NATALE" dicembre 2018
serigrafia in stampa limitata
per il progetto Natale Incisivo a cura di Elena Rapa


Veronica Chessa viene da una famiglia di artisti e,
 in linea con il sentimento bucolico che caratterizza i suoi lavori come quelli del padre Antonio,
ci propone un’intrigante quanto surreale scena domestica, in cui madre e figlia sono delle graziose
Merle sorprese nella loro intimità tra una chiacchiera e un cinguettio.

Un’opera rara, poichè nello stile di Veronica ci sono pitture e disegni,
ma difficilmente illustrazioni a tema; perchè nell’articolazione dei progetti, su tela o carta,
sceglie un muto dialogo che va a completare la narrazione solo nella sua totalità di forme
... questa volta invece le abbiamo chiesto noi di cosa parlare, ed ecco venir fuori dalle eleganti Merle surrealmente rappresentate nella loro casetta (forse) di montagna.
Una storia per l’infanzia come per i più grandi,
che ci parla di dolcezza e di affetto nei singoli rapporti, qualsiasi essi siano.

Un’antropomorfizazzione che può parlarci anche di diversità e reciproca fiducia, quando ora,
più che mai, questi sentimenti stanno acquistando connotati dolorosamente negativi.

Il titolo“Merletti di Natale” è un buffo gioco di parole legato all’iconografia dell’opera,
dove i personaggi, appunto, sono dei Merli e il loro vestiario è ricco di merletti
che decorano i grembiulini dei personaggi vestiti “per le feste!”.
Veronica è avvezza al gioco di parole, tanto da essere una cifra stilistica della sua poetica,
sia nelle singole opere che in quelle in serie.

Le stampe Dago, sin dal loro inizio, sono state legate alla ricerca dell’artigianalità,
quindi anche quest’anno la riproduzione dell’opera è stata realizzata su questo filo conduttore,
attraverso l‘attenta disponibilità e la capacità tecnica di Andrea,
che a Pesaro dirige lo studio serigrafico Scrape Screenprinting,
in cui, ormai da anni, realizza preziose serigrafie artigianali per festival, artisti e progetti creativi.

Nel secondo anno di “rinnovo generazionale”,
Dago intende continuare a portare innovazione e tradizione.
RingraziandoVi della fiducia che, nel tempo, continuate a darci,
non ci resta che augurarVi un gioioso Anno Nuovo
….Buon 2019!